Incurabili

L’ampio scalone in piperno sul versante sud del cortile incurabilino conduce ad un edificio facente parte dell’originario corpo architettonico cinquecentesco, sede dell’ex monastero delle Convertite, meglio note come Pentite, poiché si trattava di prostitute redente da Maria Lorenza Longo che aspiravano ad una vita pia e di redenzione. Esse erano per lo più impiegate per l’assistenza alle luetiche ricoverate, avendo già contratto verosimilmente la malattia. Sullo scalone è inserito in maniera inconsueta un pozzo detto “dei pazzi” per ricordare la presenza dei matti agli Incurabili sino alla fondazione del manicomio di Aversa in età murattiana. Il pozzo privo da sempre di una funzione idrica lascia immaginare una funzione terapeutico-punitiva collegata con le leggende del Maestro dei pazzi Giorgio Cattaneo. Oggi parte del monastero delle pentite ospita il Museo delle Arti Santarie e di Storia della Medicina.